Esperienza

Claudio Marengo nel 1989

La mia esperienza parte da una decisione alquanto azzardata ed anticipata rispetto a quanto desiderato da miei genitori, e cioe' quella di trovarmi un lavoro senza attendere di aver terminato gli studi delle scuole superiori.

A mezzo di una inserzione da me pubblicata sul "Corriere della Sera", nel 1972 ho trovato un impiego presso la Societa' ITALCOTTON S.r.l. di Milano e sono stato assegnato a svolgere qualunque attivita' di ufficio, facendo la funzione di "jolly" nelle varie situazioni che si presentavano. Dopo il diploma, i miei titolari mi hanno proposto di assumermi come dipendente, ma avendo ambizioni diverse, ho deciso di svolgere la funzione di rappresentante che mi consentiva di guadagnare piu' di un semplice impiegato e di acquisire, nello stesso tempo, maggior esperienza. Avendo il diploma in mano, che a quel tempo non era a portata di tutti, e' stata automatica l'iscrizione a ruolo presso la Camera di Commercio di Milano. Ho iniziato cosi ad esplorare il mercato italiano, acquisendo clienti nuovi ma mantenendo nello stesso tempo la mia attivita' di tuttofare in ufficio.

Il mio compito consisteva nel vendere materie prime tessili, in modo particolare cotone greggio ma, come tutti all'inizio, ero limitato a seguire solo le piccole imprese. Nello stesso tempo ho frequentato dei corsi di classificatore presso l'allora denominata "Associazione Cotoniera Italiana" e dopo qualche anno di tirocinio, sono entrato a far parte della cerchia privilegiata dei piu' noti "arbitri di cotone sodo".

La mia voglia e determinazione di crescere, in quella che giudicavo una attivita' esaltante, dopo 10 anni di impegno e dedizione, sono riuscito a diventare il venditore numero uno dell'Azienda, grazie anche al fatto che il tessile era in piena espansione e quelle piccole imprese, che inizialmente seguivo, nel corso degli anni sono diventate dei grossi gruppi consolidati.

Nel 1979, a 24 anni mi sono sposato; giovane direte, ma al tempo era abbastanza comune sposarsi a quell'eta'. Ho trovato casa ad Agrate Brianza, alle porte di Milano; tanto per intenderci, ho scelto quella dislocazione poiche' sita all'imbocco dell'autostrada, comoda per raggiungere in un batter d'occhio tutte le mete senza perdersi nel traffico cittadino.

Nel 1987 sono riuscito ad accrescere la mia notorieta' ed il mio prestigio, diventando socio della ditta dove espletavo le mie molteplici funzioni e ne ha giovato anch'essa coprendo la quasi totalita' del mercato italiano e divenendo cosi leader nel settore delle materie prime tessili in Italia.

Ho fatto il passo da gigante dopo due anni. Nel 1989 mentre nasce finalmente il primo dei miei figli, la piu' importante multinazionale statunitense, con cui da qualche anno si lavorava, mi ha proposto di mettermi completamente in proprio e di costituire la mia societa' con cui si sarebbe lavorato comunemente in dedicata compartecipazione ed esclusiva. Avevo tanti dubbi causati anche dalla nascita di mio figlio; cosa avrei dovuto fare? Mia nonna mi disse: "chi non risica non rosica"; e cosi ho fatto. Ho lasciato la ditta per cui lavoravo e contemporaneamente ho costituito la COTTONFIBRE S.r.l. con sede a Milano rappresentando la piu' importante multinazionale americana denominata CONTICOTTON (Divisione della CONTINENTAL GRAIN). Il suo titolare Sig. Paul J. Fribourg, e' stato negli anni '80 e '90 uno degli uomini piu' ricchi degli USA. Mi sono detto....e' fatta!!! .... e cosi sono diventato finalmente un imprenditore.

Per dieci anni ho primeggiato in Italia e nel contempo ho avuto modo di frequentare corsi specializzati, sia a New York che a Londra e diventare anche un "broker". Ho iniziato cosi ad operare sulle borse, in modo particolare su quella del Cotone di New York. In seguito pero' mi aspettavano tempi duri. A causa della "glasnost" e del disfacimento dell'Impero Sovietico, il lavoro incominciava a farsi piu' difficile e si andava sempre piu' incontro ad una maggiore concorrenza che arrivava soprattutto da quei paesi che una volta costituivano il blocco sovietico.

In conseguenza a cio' la multinazionale americana, si e' ritirata dal marcato europeo lasciandomi da solo. Poco male, mi sono detto, ci sono altre opportunita'. Senza dispiacermene, mi sono trovato costretto a viaggiare in tutto il mondo, affinando ulteriormente la mia conoscenza ed esperienza. Ho soggiornato a lungo in Africa dove c'era in atto nelle ex Colonie Francesi, la liberalizzazione commerciale dal monopolio di Parigi. Mi sono trovato in Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Kyrgistan e Kazakistan; potenziali paesi produttori di cotone ma sconosciuti sul mercato internazionale, poiche' tradizionalmente facenti parte del monopolio statale sovietico.

Esplorando questo nuovo mondo, ho avuto modo di concludere accordi con Ministeri di Governi instabili ed in piena rivoluzione, penando a causa delle lunghe procedure burocratiche, prima di portare ad esecuzione i contratti stipulati. Sono diventato cosi anche un mercenario del cotone, offrendo le mie prestazioni anche ai piu' noti commercianti internazionali e a filature di cotone di altri Paesi. Ho trattato e venduto cotone persino al Governo Cinese.

Malgrado tutte le difficolta' di un mercato in continua evoluzione, ho saputo comunque mantenere la mia leadership in Italia. Negli anni che seguivano il 2000 pero', la situazione economica ha iniziato a cambiare radicalmente e la globalizzazione ha incominciato a mietere vittime sia in Italia che in Europa. Alcuni importanti gruppi storici, non rinnovandosi ed adeguandosi, perdendo competitivita' hanno cessato definitivamente l'attivita'. I restanti invece, pur rinnovandosi, hanno resistito solo pochi anni e molti di essi infine hanno deciso di dislocare le loro unita' produttive nei paesi asiatici emergenti dove il costo della mano d'opera conveniva maggiormente.

In seguito a questi eventi, avendo perso gran parte del mercato italiano, ho dovuto diversificare la mia attivita' offrendo prodotti alternativi. Questo mi ha portato a viaggiare ancora una volta, per dei fini diversi da quelli di prima. A malincuore, ho preso la decisione di vendere la COTTONFIBRE S.r.l. ai miei due soci di minoranza e di intraprendere un'attivita' diversa, debitamente studiata, alla luce di quanto stava e sta tutt'ora avvenendo nel mondo.

Nel 1998, a dieci anni dalla costituzione della COTTONFIBRE, ho costituito la TESSILFIBRE, molto piu' snella e con pochissimi costi gestionali, con lo scopo di offrire ai miei clienti italiani, varie tipologie di prodotti tessili e semilavorati, senza distogliere la mia attenzione pero' alla materia prima che mi e' sempre rimasta nel cuore.

Attualmente in Italia, il primo passaggio della filiera, cioe' quello della filatura, e' quasi totalmente scomparso ma essendo stato lungimirante ed avendo anticipato i tempi, continuo nella mia attivita' con un bagaglio di conoscenza ed esperienza completa, restando a disposizione di chiunque abbia voglia di continuare in un mercato sempre piu' difficile e frazionato per servirlo al meglio.

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